martedì 15 marzo 2011

Lettera aperta...

proposta di “operazione Smoke-free SerT” estendendo l’iniziativa a tutti gli ambienti ASL



Il divieto di fumo nell’ambito delle strutture sanitarie è strategicamente importante per un’azienda il cui scopo è curare e garantire la salute della popolazione, anche occupandosi dei fumatori che intendono smettere e proteggendo operatori e pazienti dall’esposizione al fumo passivo. Il rispetto del divieto di fumo è doppiamente importante per le specifiche strutture sanitarie che afferiscono ai Dipartimenti Dipendenze come i SerT; infatti, essi rappresentano le strutture sanitarie poste in prima linea per combattere scelte e comportamenti che danneggiano la salute e che sono demandate alla cura delle dipendenze da sostanze illegali e legali (fumo di tabacco, alcol, etc.).
Dunque obiettivi prioritari da conseguire soprattutto nei SerT sono:
  • promuovere negli operatori fumatori, purtroppo numerosi, atteggiamenti di rispetto per coloro che non fumano
  • e, soprattutto, promuovere la scelta coerente e responsabile di smettere di fumare.
Una moderna struttura sanitaria oggi cura molto l’immagine e la visibilità. Qual è l’immagine che dà il SerT nei confronti del fumo? Locali impregnati di fumo, operatori che fumano ovunque, cicche a terra e ceneriere colme non lasciano dubbi!
Un danno all’immagine del SerT che non tutela sia coloro che occasionalmente vi accedono e/o vi rimangono per breve tempo, sia per i lavoratori che sono costretti a restare per l’intera giornata lavorativa nei luoghi ove non viene rispettato il divieto di fumo, e quindi ove non vengono rispettate le disposizioni intese a proteggere la salute dei lavoratori.
Esporre il divieto di fumo nei luoghi di lavoro è un obbligo di legge, fornire strumenti ai non fumatori per far valere il loro diritto di lavorare in ambienti sani e sicuri, e motivazioni ai fumatori per aiutarli a smettere, è segno di grande responsabilità sociale.
Il ripiego che alcuni Servizi adottano, cioè quello di dedicare ai fumatori ambienti separati o ventilati, è un provvedimento monco; infatti, solo la creazione di ambienti 100% smoke-free è l'unico modo per offrire una protezione efficace contro i danni causati dal fumo passivo.

Raccolte le numerose lamentele da parte di operatori non fumatori Ser.T. (compresi addetti alle pulizie, guardie giurate, utenti e accompagnatori) e in qualità di referente del Centro Antifumo afferente al Dipartimento Dipendenze ASL Caserta, propongo quanto segue:
-          necessità di ripristinare la cartellonistica di divieto di fumo negli ambienti SerT qualora non fosse correttamente esposta ed estendere il divieto di fumo anche nelle autovetture di servizio
-          promuovere negli operatori fumatori la motivazione a smettere di fumare (con accesso agevolato al Centro Antifumo: regime gratuito e possibilità di recarsi al CAF in orario di lavoro senza necessità di recupero).
-          per far valere i diritti dei non fumatori ed evitare situazioni conflittuali, dare la possibilità agli operatori non fumatori di chiedere al Responsabile del Servizio di essere giustificato ad allontanarsi dal posto di lavoro perché esposto al fumo passivo nonostante i divieti imposti (senza necessità di recupero orario). TAR ABRUZZO, SEZ. PESCARA - Sentenza 2 dicembre 1999 n. 897 - Pres. Catoni, Est. Eliantonio - D.R. c. Ministero Poste e Telecomunicazioni] afferma che “una volta accertato che il posto di lavoro è divenuto insalubre "a causa del fumo di sigarette nei locali", deve ritenersi che il datore di lavoro sia responsabile della nocività del posto di lavoro per la violazione di specifici obblighi di comportamento imposti da norme di legge”, e che “il temporaneo allontanamento dal posto di servizio "per respirare un po’ di aria salubre" non può qualificarsi come allontanamento non autorizzato dal posto di lavoro”.

Propongo, inoltre, di fissare la data rappresentativa del 31 maggio p.v. (Giornata Mondiale Senza Tabacco) per raggiungere l’obiettivo di “SerT senza fumo” ed eventualmente coinvolgere anche il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ASL. Confidando in un concreto accoglimento della proposta invio cordiali saluti.

Il referente medico del CAF di Gricignano
f.to Guglielmo Lauro


mercoledì 9 marzo 2011

09.03.2011 – No smoking day: Che testimonial!


Il NO SMOKING DAY è un evento nazionale del Regno Unito nato nel 1984 e che si fa coincidere con il mercoledì delle ceneri, ovvero il mercoledì di penitenza che precede la prima domenica di Quaresima.

Le nuove tendenze della moda gettano fumo negli occhi attraverso status symbol che tendono a plagiare le masse.
Ed ancora tra gli orpelli che evocano il lusso, le decorazioni della collezione "smoking lips" di Prada lasciano sconcertati!

Guglielmo Lauro
(medico)

martedì 8 marzo 2011

8 marzo 2011: festa della donna – da domani smetto!


Da domani smetto di fumare! quante volte ho detto questa frase, ma poi… niente!

Alcuni ci sono riusciti leggendo “È facile smettere di fumare” di Allen Carr, ma sarà davvero facile? Non sempre. La dipendenza ognuno la vive in maniera diversa e la motivazione spesso va e viene come le onde del mare.

Lo dico sempre ma questa volta ci voglio riuscire! non è che lo dico per dire, tipo quando si dice "domani smetto" che sta per "non smetterò mai”, domani smetto per davvero! e questa è l’ultima! Dalla prossima settimana inizio la dieta. Il prossimo mese mi iscrivo in palestra…

Molto spesso prendiamo delle ottime decisioni, ma non riusciamo a metterle in pratica: continuiamo a rimandare tutto, senza sapere esattamente come mai. Alcune persone lo fanno solo per determinate attività, come ad esempio le pulizie di casa o il cambiamento di alcune abitudini. Tuttavia per molte persone il classico “rimandare” costituisce un vero e proprio stile di vita, evitando il più possibile di affrontare un problema, a meno che non ci si trovi costretti.

In realtà rimandiamo ogni giorno la scelta di smettere di fumare perché siamo ancora attaccati fortemente al fumo. Quando si inizia a fumare non si pensa di entrare nella spirale della dipendenza da cui non è semplice uscire.

Dunque per evitare promesse non mantenute, bisognerebbe agire adesso, ora è il momento giusto! magari facendo leva sui vantaggi:
  • Dopo aver smesso si sta meglio fisicamente… e si vede!
  • Il monossido di carbonio si elimina già dopo 1-2 giorni e si ripristina immediatamente la quota di ossigeno che prima veniva sottratta a organi e tessuti che subito ne beneficeranno.
  • La pelle si schiarisce in modo sorprendentemente rapido e resta più luminosa, mentre migliora l’energia fisica.
  • Sparisce l’odore di fumo, l’alito diventa fresco e gradevole, i denti più bianchi.
  • Le mucose “rifioriscono”, riacquistano la loro normale sensibilità, la voce si schiarisce e i sintomi respiratori, se presenti, si attenuano.
  • Migliorano gusto e olfatto e aumenta il desiderio sessuale.

Dai più recenti dati dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) le donne faticano a rinunciare al vizio. Sono, dunque, prioritari interventi che inducano le donne più giovani a non iniziare, ma soprattutto le fumatrici a smettere.

Le donne fumatrici sperimentano effetti avversi specifici del loro sesso. Le fumatrici, infatti, hanno un rischio doppio di sviluppare un tumore della cervice uterina, entrano in menopausa più precocemente, circa un anno prima rispetto alle non fumatrici, e hanno una densità ossea minore con rischio di fratture all’anca più elevato.
Presso il Centro Antifumo Quit si effettueranno visite tabaccologiche gratis per tutte le donne che si prenoteranno nella settimana dell'8 marzo direttamente da questo blog (cliccando qui).