Fumatori "difficili"

I fumatori "difficili" sono quei fumatori che non riescono a smettere e che spesso hanno una serie di ricadute alle spalle.
Si tratta principalmente di fumatori che hanno una storia di dipendenza da altre droghe o da alcol e quelli con patologie psichiatriche.

Uno strumento utile soprattutto per i fumatori difficili è il "diario giornaliero del fumatore" che il paziente dovrà compilare quotidianamente così da individuare meglio le abitudini, le situazioni e le motivazioni per le quali fuma. Questo strumento di auto-osservazione permetterà una maggiore consapevolezza delle modalità con cui si fuma per cui con o senza aiuto del terapeuta si adotteranno le opportune strategie per esercitare un maggior controllo sulla dipendenza.

Fumo di tabacco e cannabis (hashish o marijuana)
I fumatori di cannabis sono molto spesso dipendenti dalla nicotina. Anche se la tendenza è quella di iniziare con il fumo di sigaretta per poi associare la cannabis, può capitare anche il contrario e stabilirsi una dipendenza tabagica successivamente. 

Questionario per il monitoraggio del craving della marijuana da somministrare nelle fasi del percorso di cessazione di detta sostanza.

Rispondi al test cliccando sul seguente link: Marijuana Craving Questionnaire - Short Form (MCQ-SF)

per la lettura del punteggio realizzato clicca qui (dopo qualche minuto)



vedi anche:


Fumo di tabacco e droghe pesanti (eroina e cocaina)

vedi anche:


Fumo di tabacco e alcol

vedi anche:
Fumatori in trattamento con analgesici oppioidi
La prevalenza del fumo negli adulti con dolore cronico è in genere sempre più elevata rispetto alla prevalenza del fumo della popolazione generale (1).
Il Pain and Smoking Inventory può essere uno strumento utile nella valutazione standardizzata di come questi fumatori percepiscono il loro dolore e il comportamento del fumo correlato al dolore.
1. Vwaire J Orhurhu, Thomas P Pittelkow, W Michael Hooten: Prevalence of smoking in adults with chronic pain. Tob Induc Dis. 2015 Jul 17;13(1):17.

Fumo di tabacco e patologie psichiatriche

vedi anche: 

Fumo di tabacco e gioco d'azzardo patologico (gambling)
La prevalenza del fumo è particolarmente elevata nei giocatori d'azzardo (60,4%) (1). La condizione di fumatore comporta una maggiore severità del disturbo da gioco d'azzardo (gambling) oltre ad influenzare negativamente l'esito dei trattamenti per tale disturbo (2). Nell'ambito del gambling il fumo rappresenta un ipotetico potenziatore cognitivo (3). Pertanto interventi di cessazione tabagica sono indicati anche ai fini di una maggiore aderenza al trattamento per il disturbo da gioco d'azzardo (3).

1. Tinghino B: Alcol e fumo. In "Buone pratiche e procedure terapeutiche nella gestione del paziente alcolista. Clinica delle dipendenze e dei comportamenti di abuso/Quaderni" a cura di A.Lucchini, F.Nava e E.Manzato. FrancoAngeli, 2008.
2. Petry NM, Oncken C: Cigarette smoking is associated with increased severity of gambling problems in treatment-seeking gamblers. Addiction. 2002 Jun; 97(6):745-53.
3. Mooney ME, Odlaug BL, Kim SW, Grant J: Cigarette smoking status in pathological gamblers: Association with impulsivity and cognitive flexibility. Drug Alcohol Depend. 2011 Aug 1;117(1):74-7.
4. Potenza MN, Steinberg MA, McLaughlin SD, Wu R, Rounsaville BJ, Krishnan-Sarin S, George TP, O'Malley SS: Characteristics of tobacco-smoking problem gamblers calling a gambling helpline. Am J Addict. 2004 Oct-Dec;13(5):471-93.

vedi anche:

Lavoratori notturni e turnisti notturni
Un sonno disturbato o attività lavorative svolte in orari notturni spesso determinano un carico di stress che rinforza la tendenza al tabagismo e rende più difficile smettere di fumare. Diversi studi hanno associato i turni notturni di lavoro al fumo abituale (1).

1. García-Díaz V, Fernández-Feito A, Arias L, Lana A: [Tobacco and alcohol consumption according to workday in Spain]. Gac Sanit. 2015 Sep-Oct;29(5):364-9.

vedi anche:


Fumatori con elevata dipendenza e minima attività fisica
I fumatori che sono più dipendenti e hanno una minima attività fisica sono a maggior rischio per aumentare di peso a seguito della cessazione del fumo di tabacco (1). D'altra parte un punteggio elevato al Fagerström Test for Nicotine Dependence (FTND) è spesso associato ad un certo guadagno di peso durante il trattamento di cessazione del fumo (2). Secondo recenti studi per questa categoria di fumatori è raccomandato associare interventi rivolti al problema del peso nell'ambito del trattamento della dipendenza tabagica (1).
Rientrano nell'ambito di questo gruppo i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) che hanno generalmente più difficoltà a smettere rispetto ai fumatori senza BPCO (3). In effetti, in uno stadio avanzato della BPCO la qualità della vita è bassa ed i pazienti fumatori percepiscono la sigaretta come una delle poche cose che possano migliorare la qualità della vita. Peraltro, è stato osservato che i fumatori con BPCO mostrano livelli più elevati di depressione e di dipendenza dalla sigaretta e un auto-efficacia più bassa di astenersi dal fumare rispetto ai fumatori senza BPCO (3).

1. Kmetova A, Kralikova E, Stepankova L, Zvolska K, Blaha M, Sticha M, Bortlicek Z, Schroeder DR, Croghan IT: Factors associated with weight changes in successful quitters participating in a smoking cessation program. Center for Tobacco-Dependent, 3rd Internal Department - Department of Endocrinology and Metabolism, 1st Faculty of Medicine and the General University Hospital, Charles University, Prague, Czech Republic; Institute of Hygiene and Epidemiology, 1st Faculty of Medicine and the General University Hospital, Charles University, Prague, Czech Republic. Electronic address: alexandra.kmetova@lf1.cuni.cz. Addict Behav 2013 Oct 8.
2. Komiyama M, Wada H, Ura S, Yamakage H, Satoh-Asahara N, Shimatsu A, Koyama H, Kono K, Takahashi Y, Hasegawa K: Analysis of factors that determine weight gain during smoking cessation therapy. Department of General Internal Medicine, National Hospital Organization Kyoto Medical Center, Kyoto, Japan ; Department of Hygiene and Public Health, Osaka Medical College, Osaka, Japan. PLoS One. 2013 Aug 21;8(8):e72010.
3. van Eerd EA, van Rossem CR, Spigt MG, Wesseling G, van Schayck OC, Kotz D: Do We Need Tailored Smoking Cessation Interventions for Smokers with COPD? A Comparative Study of Smokers with and without COPD Regarding Factors Associated with Tobacco Smoking. Respiration. 2015;90(3):211-9. 

vedi anche: Dieta antifumo


Fumatori senza fissa dimora
Secondo alcuni studi la prevalenza del fumo tra le persone senza fissa dimora si attesta sul 70% (1, 2).
I fumatori senza fissa dimora spesso presentano maggiori difficoltà nello smettere di fumare (3) oltre ad essere a maggior rischio di sviluppare malattie tabacco-correlate (4).
Una pratica diffusa dei senza fissa dimora è quella di riutilizzare il tabacco dei residui di sigarette abbandonate per strada; detta pratica, denominata in slang come sniping (5) (traducibile in maniera azzardata come "mozziconaggio") o snipe hunting (caccia al mozzicone), oltre ad essere espressione di forte dipendenza, aumenta l'esposizione a sostanze tossiche e favorisce lo sviluppo di malattie infettive (5), specie influenza e herpes orale. 
In generale, i fumatori senza fissa dimora tendono ad un uso improprio dei prodotti del tabacco (condivisione di sigarette, riutilizzo di mozziconi di sigaretta e di filtri, etc.) e ciò fa sì che aumentino le probabilità di assunzione di sostanze tossiche ed agenti infettivi. Questi ultimi fattori, a loro volta, possono potenziare i rischi associati col fumo di sigaretta (6). I motivi documentati che rendono più difficile la cessazione in questa categoria di fumatori sono rappresentati soprattutto da alti livelli di noia e di stress (1). Tuttavia non è facile sviluppare opzioni concrete per affrontare questa problematica, sebbene vi sia un interesse diffuso all'interno di rifugi e centri d'accoglienza per giovani senzatetto (7).

1. Okuyemi KS, Caldwell AR, Thomas JL, Born W, Richter KP, Nollen N, Braunstein K, Ahluwalia JS: Homelessness and smoking cessation: insights from focus groups. Nicotine Tob Res. 2006 Apr;8(2):287-96.
2. Kish DH, Reitzel LR, Kendzor DE, Okamoto H, Businelle MS: Characterizing Concurrent Tobacco Product Use among Homeless Cigarette Smokers. Nicotine Tob Res. 2014 Oct 30.
3. Businelle MS, Ma P, Kendzor DE, Reitzel LR, Chen M, Lam CY, Bernstein I, Wetter DW: Predicting quit attempts among homeless smokers seeking cessation treatment: an ecological momentary assessment study. Nicotine Tob Res. 2014 Oct;16(10):1371-8.
4. Butler J, Okuyemi KS, Jean S, Nazir N, Ahluwalia JS, Resnicow K: Smoking characteristics of a homeless population. Subst Abus. 2002 Dec;23(4):223-31.
5. Tucker JS, Shadel WG, Golinelli D, Mullins L, Ewing B: Sniping and other high-risk smoking practices among homeless youth. Drug Alcohol Depend. 2015 Sep 1;154:105-10.
6. Aloot CB, Vredevoe DL, Brecht ML: Evaluation of high-risk smoking practices used by the homeless. Cancer Nurs. 1993 Apr;16(2):123-30.
7. Shadel WG, Tucker JS, Golinelli D: Readjusting Our Priorities: Helping Homeless Youth Quit Smoking. Am J Prev Med. 2015 Dec;49(6):970-3.

Fumatori appartenenti a minoranze di genere
Lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono una sottopopolazione a rischio per l'uso di tabacco (1), forse a causa di una maggiore esposizione a fattori stressanti (2), emozioni negative (3), problemi di integrazione sociale (4) vittimizzazione o altro disagio psicologico (5).
Peraltro, gli eventi sfavorevoli infantili (ACEs) rappresentano un importante fattore che contribuisce alle disparità legate al tabacco che devono affrontare le minoranze sessuali e di genere (6).
Infatti, è stato riscontrato che l'uso del tabacco è più diffuso tra lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) (7, 8) con tassi pari al doppio rispetto alle controparti eterosessuali (4, 9). Tuttavia, anche se alcuni studi riportano che individui LGBT spesso non identificano l'uso del tabacco come un problema di salute (10), va osservato che il desiderio di smettere di fumare da parte delle minoranze sessuali maschili o femminili non differisce da quello delle loro controparti eterosessuali (11).
L’industria del tabacco che ha da sempre prende di mira le popolazioni vulnerabili con tattiche di marketing subdole e aggressive, già negli anni Novanta ha iniziato a interessarsi alla comunità LGBT, inserendo annunci pubblicitari nei media destinati a questi ambienti, organizzando serate LGBT o campagne promozionali con persone di queste minoranze.

1. Remafedi G, Carol H: Preventing tobacco use among lesbian, gay, bisexual, and transgender youths. Nicotine Tob Res. 2005 Apr;7(2):249-56.
2. Remafedi G: Lesbian, gay, bisexual, and transgender youths: who smokes, and why? Nicotine Tob Res. 2007 Jan;9 Suppl 1:S65-71.
3. Gruskin EP, Byrne KM, Altschuler A, Dibble SL: Smoking it all away: influences of stress, negative emotions, and stigma on lesbian tobacco use. J LGBT Health Res. 2008;4(4):167-79.
4. Sivadon A, Matthews AK, David KM: Social integration, psychological distress, and smoking behaviors in a midwest LGBT community. J Am Psychiatr Nurses Assoc. 2014 Sep-Oct;20(5):307-14.
5. Newcomb ME, Heinz AJ, Birkett M, Mustanski B: A longitudinal examination of risk and protective factors for cigarette smoking among lesbian, gay, bisexual, and transgender youth. J Adolesc Health. 2014 May;54(5):558-64.
6. Timothy J Grigsby, Phillip W Schnarrs, Mitchell R Lunn, Stephanie M Benjamin, Katherine Lust, Myriam Forster: Adverse Childhood Experiences and Past 30-Day Cigarette and E-Cigarette Use Among Sexual and Gender Minority College Students. LGBT Health. Aug-Sep 2021;8(6):433-438.
7. Remafedi G, Jurek AM, Oakes JM: Sexual identity and tobacco use in a venue-based sample of adolescents and young adults. Am J Prev Med. 2008 Dec;35(6 Suppl):S463-70.
8. Grady ES, Humfleet GL, Delucchi KL, Reus VI, Muñoz RF, Hall SM: Smoking cessation outcomes among sexual and gender minority and nonminority smokers in extended smoking treatments. Nicotine Tob Res. 2014 Sep;16(9):1207-15.
9. Harding R, Bensley J, Corrigan N: Targeting smoking cessation to high prevalence communities: outcomes from a pilot intervention for gay men. BMC Public Health. 2004 Sep 30;4:43.
10. Tamí-Maury I, Lin MT, Lapham HL, Hong JH, Cage C, Shete S, Gritz ER: A pilot study to assess tobacco use among sexual minorities in Houston, Texas. Am J Addict. 2015 Aug;24(5):391-5.
11. Fallin A, Goodin A, Lee YO, Bennett K: Smoking characteristics among lesbian, gay, and bisexual adults. Prev Med. 2015 May;74:123-30.


Fumatori inseriti in ambiente sociale/familiare sfavorevole per presenza di fumatori
Si tratta di fumatori che se decidono di smettere di fumare non devono affrontare solo il nemico neurobiologico intrappolato nel loro cervello, bensì anche quello esterno rappresentato dall'ambiente circostante. Infatti, la presenza costante di altri fumatori nella propria cerchia amicale o familiare rende più complessa la strada verso la libertà dalla sigaretta. I gesti, gli odori e il clima di normalizzazione del fumo che si respira intorno rendono più difficile tenere sotto controllo il desiderio di "cedere alla tentazione", soprattutto nei primi giorni cruciali di astinenza.
Per avere maggiori probabilità di successo nel dire addio alle sigarette in maniera duratura, è consigliabile isolarsi almeno temporaneamente dall'ambiente di fumatori che li circonda, soprattutto se questo non riesce ad essere di aiuto con comprensione e solidarietà. Tuttavia anche nel caso in cui i fumatori che ci circondano sembrano non interferire con la scelta del non fumatore, la loro vicinanza ugualmente va a sabotare in qualche modo il cambiamento vanificando gli sforzi. 
Guglielmo Lauro
(medico)

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