sabato 1 ottobre 2016

1 ottobre - Giornata Internazionale delle Persone Anziane (International Day of Older Persons): combattiamo l'ageismo nei percorsi antitabacco

Il fenomeno dell'ageismo in sanità è una forma di discriminazione negli anziani relativamente alle cure disponibili. Ovvero se il paziente è anziano spesso capita che venga curato non adeguatamente; tale forma di discriminazione negli ultimi tempi è diventato un problema emergente in sanità. Tema della Giornata Internazionale delle Persone Anziane (International Day of Older Persons) che si celebra il 1 ottobre 2016 è "Take a stand against ageism", "Prendi posizione contro l'ageismo" ovvero ribellati alla discriminazione degli anziani in ambito sanitario.
Anche se il fumo rappresenta una delle principali cause di morte tra gli adulti di mezza età, negli anziani il problema fumo spesso non viene preso in considerazione (1). Tuttavia recenti studi confermano che il fumo di tabacco rimane un forte fattore di rischio di mortalità prematura nei soggetti anziani (1). Oltre i 70 anni più della metà dei decessi sono dovuti al fumo!
Allo scopo di tutelare tale fascia di età e soprattutto in considerazione della bassa percentuale di persone anziane che accedono ai Centri Antifumo ed in particolare a quello di Aversa, si vuole favorire l’accesso a percorsi antifumo proprio ai fumatori over65.
Se osserviamo le percentuali di fumatori suddivise per classi di età nel periodo 2008-2016 in Italia (*) e le rispettive linee di tendenza, possiamo osservare una riduzione delle percentuali di fumatori nelle varie classi di età da 15 a 64 anni, tranne che per gli over65 che anzi tendono lievemente ad aumentare. Tale dato evidenzia una certa fragilità che interessa soprattutto gli anziani, i quali avvertono una crisi che li conduce a scompensi psicologici e conseguenti maggiori difficoltà a smettere. Infatti, di frequente i fumatori anziani, rispetto ai non fumatori, sono maggiormente predisposti a disturbi psichici e specialmente a stati depressivi che spesso rendono difficile la cessazione anche per paura di eventuali peggioramenti del tono dell’umore. Tuttavia va sottolineato che la cessazione non ha impatto a lungo termine sulla depressione (2). 
(*) dati dell'Osservatorio Fumo Alcol e Droga (OSSFAD–Indagine DOXA-ISS 2008-2016)

Il Centro Antifumo intende sostenere l'equità in salute, combattere l'ageismo e dunque aiutare i fumatori anziani, categoria spesso svantaggiata da un punto di vista socioeconomico e per la quale non è mai troppo tardi smettere di fumare.
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone Anziane presso il Centro Antifumo Quit si effettueranno percorsi antifumo per tutti gli ultrasessantacinquenni che si prenoteranno, nel mese di ottobre 2016, direttamente da questo blog (cliccando qui) o anche telefonicamente.

1. Müezzinler A, Mons U, Gellert C, Schöttker B, Jansen E, Kee F, O'Doherty MG, Kuulasmaa K, Freedman ND, Abnet CC, Wolk A, Håkansson N, Orsini N, Wilsgaard T, Bueno-de-Mesquita B, van der Schouw YT, Peeters PH, de Groot LC, Peters A, Orfanos P, Linneberg A, Pisinger C, Tamosiunas A, Baceviciene M, Luksiene D, Bernotiene G, Jousilahti P, Petterson-Kymmer U, Jansson JH, Söderberg S, Eriksson S, Jankovic N, Sánchez MJ, Veronesi G, Sans S, Drygas W, Trichopoulou A, Boffetta P, Brenner H: Smoking and All-cause Mortality in Older Adults: Results From the CHANCES Consortium. Am J Prev Med. 2015 Nov;49(5):e53-63.
2. Shahab L, Gilchrist G, Hagger-Johnson G, Shankar A, West E, West R: Reciprocal associations between smoking cessation and depression in older smokers: findings from the English Longitudinal Study of Ageing. Br J Psychiatry. 2015 Sep;207(3):243-9.
Guglielmo Lauro
(medico)
Vedi anche: