mercoledì 24 dicembre 2014

Il Natale è un Buon Natale se stai bene in salute e non fumi

Studi recenti (1) hanno individuato numerose cause scatenanti (trigger clinici) di infarto del miocardio e tra queste cause sono elencate sorprendentemente il Natale ed il Capodanno; ovviamente fanno parte di quest'eterogeneo elenco anche il fumo di sigaretta, il particolato atmosferico, il consumo di droga, l'eccesso di cibo, etc. Dunque, il Natale ed il Capodanno sebbene rappresentano isolatamente delle riconosciute fonti di stress, lo possono essere in misura particolarmente più marcata se si è fumatori. Tuttavia la cosa più importante è cercare di godersi in maniera rilassata questo periodo, sia dentro al calore della casa, sia fuori tra le strade illuminate a festa, magari regalandosi un salutare e definitivo stop al fumo. Così il Natale sarà davvero un Buon Natale!

1. Schwartz BG, Mayeda GS, Burstein S, Economides C, Kloner RA: When and why do heart attacks occur? Cardiovascular triggers and their potential role. Hosp Pract (1995). 2010 Aug;38(5):144-52.
Guglielmo Lauro
(medico)

lunedì 1 dicembre 2014

1 dicembre - World AIDS Day 2014: un nuovo target per le campagne antifumo

L'HIV è stato recentemente aggiunto alla lista delle condizioni patologiche croniche che sono oggetto di campagna antifumo come l'asma, il cancro, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e le malattie cardiovascolari.
Le evidenze scientifiche degli ultimi anni confermano che uno dei principali obiettivi nella cura clinica di persone HIV+ è la cessazione tabagica (1). In effetti, l'opinione scientifica è concorde nell'asserire che gli individui HIV+ ben trattati possono perdere più anni di vita attraverso il fumo che a causa della positività all'HIV (2). Il tabacco, infatti, esercita un maggiore impatto sulla salute dei pazienti HIV+ rispetto ai fumatori non infetti (3). In particolare i composti del fumo di tabacco in associazione a infezione da HIV, inducono complesse alterazioni fisiopatologiche interconnesse che a loro volta colpiscono diversi organi e apparati con effetto sinergico o cumulativo (3); di conseguenza il fumo può condizionare una maggiore frequenza di patologie oncologiche (tumore del polmone), di patologie cardiovascolari (per disfunzione endoteliale), nonché una minore efficacia delle terapie antiretrovirali. Infatti, il fumo rientra nelle sostanze d'abuso responsabili della mancata aderenza alla terapia antiretrovirale (4). Per questi pazienti è importante individuare idonee strategie di cessazione tabagica che tengano conto soprattutto degli aspetti psico-sociali; tali individui, infatti, spesso conducono una vita più emarginata, e la solitudine percepita contribuisce a rendere più arduo il percorso di cessazione (2); dunque, può risultare particolarmente indicata una terapia di gruppo, piuttosto che un approccio antitabagico di tipo individuale (5).

1. Calvo-Sánchez M, Martinez E: How to address smoking cessation in HIV patients. HIV Med. 2014 Oct 9.
2. Helleberg M, May MT, Ingle SM, Dabis F, Reiss P, Fätkenheuer G, Costagliola D, d'Arminio A, Cavassini M, Smith C, Justice AC, Gill J, Sterne JA, Obel N: Smoking and life expectancy among HIV-infected individuals on antiretroviral therapy in Europe and North America: The ART Cohort Collaboration. AIDS. 2014 Nov 25.
3. Calvo M, Laguno M, Martínez M, Martínez E: Effects of Tobacco Smoking on HIV-Infected Individuals. AIDS Rev. 2014 Nov 27;17(1).
4. Kumar S, Rao PS, Earla R, Kumar A: Drug-drug interactions between anti-retroviral therapies and drugs of abuse in HIV systems. Expert Opin Drug Metab Toxicol. 2015 Mar;11(3):343-55.
5. Stanton CA, Moadel AB, Kim RS, Weinberger AH, Shuter J: Loneliness in HIV-infected smokers. AIDS Care. 2014 Oct 8:1-5.
Guglielmo Lauro
(medico)
vedi anche: