domenica 29 settembre 2013

Giornata Mondiale per il Cuore (World Heart Day) 29.09.2013: fumo e rischio cardiovascolare

Il fumo di sigaretta è il maggior fattore di rischio per malattia cardiovascolare e l'esposizione al fumo passivo (second hand smoke) non va sottovalutata in quanto essa aumenta il rischio di malattia cardiovascolare tra i non fumatori (1).
Il tema della Giornata Mondiale per il Cuore 2013 è la prevenzione e il controllo delle malattie cardiovascolari con particolare attenzione alle donne e ai bambini. A tale proposito si sottolinea il danno del fumo durante lo sviluppo fetale e quindi l'importanza di non fumare in gravidanza e nel periodo di allattamento. Il fumo è particolarmente dannoso per le donne in quanto anticipa l'incidenza dell'infarto miocardico di 13,7 anni; fattori ormonali genetici e metabolici sono responsabili di questa particolare sensibilità al danno cardiovascolare rispetto ai fumatori maschi per i quali l'infarto risulta anticipato di circa 6,2 anni (2).
Le donne che fumano rischiano di andare in menopausa prima dei 45 anni, con più pericoli per la salute del loro cuore; smettere di fumare più di 10 anni prima della presunta data della menopausa riduce notevolmente il rischio di menopausa precoce (3). Peraltro, è particolarmente importante l’abolizione del fumo dopo la menopausa, quando viene a mancare l’effetto protettivo degli estrogeni sull'apparato cardiovascolare.
I bambini poi risultano particolarmente colpiti dal fumo di tabacco ambientale (Environmental Tabacco Smoke, ETS). L'ETS è una combinazione del fumo espirato dal fumatore attivo e di quello derivante dalla combustione spontanea della sigaretta e contiene tutti i medesimi componenti tossici del fumo di tabacco inalato dal fumatore attivo, sebbene in proporzioni diverse. Arieggiare una stanza fumosa minimizza l'odore di tabacco, ma elimina solo parzialmente le componenti chimiche di cui è fatto il fumo: le molecole dannose create dalla combustione della sigaretta si depositano sui capelli e sui vestiti anche se si fuma all’aria aperta. Le particelle vengono così introdotte in casa e si depositano nella polvere, sui mobili e sui giocattoli che spesso i bambini portano alla bocca.
Il fumo passivo è collegato a ridotta variabilità della frequenza cardiaca, incrementata frequenza cardiaca delle 24 ore e aumento della pressione sanguigna diastolica (4).
È noto come smettendo di fumare il rischio di malattia cardiovascolare si riduca rapidamente e come il rischio di infarto si dimezzi già dopo un anno dalla cessazione. Dunque, la cessazione del fumo di tabacco rappresenta una componente chiave delle strategie di prevenzione primaria e secondaria per malattie di cuore e vasi (1).
Il trattamento farmacologico associato al supporto comportamentale rappresenta il metodo più efficace per aiutare a smettere di fumare e i farmaci di prima linea (vareniclina, terapia sostitutiva della nicotina, bupropione) sono considerati utili e appropriati per i pazienti con malattia cardiovascolare (1). Tuttavia spesso questi ultimi mostrano un'avversione e una preoccupazione per tali farmaci senza rendersi conto dei danni che si arrecano continuando a fumare. 
Recenti studi hanno rilevato che i fumatori, rispetto ai non fumatori, hanno molti disturbi del sonno e per ogni sigaretta fumata dormono mediamente 1,2 minuti in meno (5). Un numero di ore di sonno ≤ 6 ore per notte è associato ad un punteggio di rischio cardiometabolico elevato oltre che a determinare un aumento delle probabilità di sviluppare la sindrome metabolica (5). Tuttavia con la cessazione del fumo la qualità del sonno migliora sensibilmente (4) concorrendo alla riduzione del rischio cardiovascolare.
Il Centro Antifumo Quit di Aversa include nel programma di cessazione del fumo, attività di counseling telefonico e messaggi di testo (SMS) che risultano particolarmente efficaci per i pazienti fumatori con pregresso infarto miocardico (6).

1. Rigotti NA, Clair C: Managing tobacco use: the neglected cardiovascular disease risk factor. General Medicine Division and Tobacco Research and Treatment Center, Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, 50 Staniford Street, 9th Floor, Boston, MA, USA. Eur Heart J. 2013 Sep 7.
2. Grundtvig M, Hagen TP, German M, Reikvam A: Sex-based differences in premature first myocardial infarction caused by smoking: twice as many years lost by women as by men. Department of Medicine, Innlandet Hospital Trust, Division Lillehammer, Lillehammer, Norway. mgrundtv@online.no. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2009 Apr;16(2):174-9.
3. Mikkelsen TF, Graff-Iversen S, Sundby J, Bjertness E: Early menopause, association with tobacco smoking, coffee consumption and other lifestyle factors: a cross-sectional study. Institute of General Practice and Community Medicine, Faculty of Medicine, University of Oslo, Norway. theam@studmed.uio.no. BMC Public Health. 2007 Jul 7;7:149.
4. Zhao J, He F, Hu DY, Ding RJ, Yu XJ, Wang L, Zhang P, Li XB, Guo JH, Liu WL, Li CL, Li L, Gao CY, Zhao LS, Chu YJ, Huang ZW, Wei JH, Hua SH, Liu RY, Zhuang XF: [Population characteristics and impact on heart rate variability, heart rate and blood pressure of passive smoking]. Department of Cardiology, First Affiliated Hospital of Zhengzhou University, Zhengzhou, China. zhaojing1115@126.com. Zhonghua Xin Xue Guan Bing Za Zhi. 2013 May;41(5):422-6.
5. Chaput JP, McNeil J, Després JP, Bouchard C, Tremblay A: Seven to eight hours of sleep a night is associated with a lower prevalence of the metabolic syndrome and reduced overall cardiometabolic risk in adults. Healthy Active Living and Obesity Research Group, Children's Hospital of Eastern Ontario Research Institute, Ottawa, Ontario, Canada. PLoS One. 2013 Sep 5;8(9):e72832.
6. Kong JH, Ha Y: [Effects of a Smoking Cessation Program including Telephone Counseling and Text Messaging using Stages of Change for Outpatients after a Myocardial Infarction]. Department of Nursing, Cheongam College, Suncheon, Korea. J Korean Acad Nurs 2013 Aug; 43(4):557-67.

sabato 28 settembre 2013

28 settembre 2013: Giornata nazionale di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo - Non fumare per essere un buon ricevente, non fumare per essere un buon donatore!

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (Hematopoietic stem cell transplantation (HSCT)) è una procedura medica utilizzata in ematologia ed oncologia, quasi sempre per pazienti affetti da malattie del sangue o del midollo osseo quali mieloma multiplo e leucemia. Detto trapianto utilizza cellule spesso derivate dal midollo osseo o dal cordone ombelicale o dalla placenta.
Studi riguardanti l'impatto del fumo sulla durata della degenza e sulla sopravvivenza globale di pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche hanno riscontrato, nei fumatori correnti, un maggior numero di giorni di ricovero oltre ad ed evidenziare un'influenza negativa sulla sopravvivenza globale (1) anche in virtù di un incrementato rischio infettivo.
Peraltro, sono stati individuati recettori nicotinici acetilcolinici (nAchR) non neuronali sulle cellule circolanti del sangue; tali recettori sarebbero verosimilmente responsabili dell'aumento dei leucociti, nonché delle alterazioni nella cellularità del midollo osseo (2). Infatti per tali modificazioni midollari alcuni ricercatori hanno proposto la denominazione di "dismielopoiesi dei fumatori" (3).  Dunque, anche il fumo di tabacco dei donatori di midollo osseo può interferire con il buon esito del trapianto.

1. Ehlers SL, Gastineau DA, Patten CA, Decker PA, Rausch SM, Cerhan JR, Hogan WJ, Ebbert JO, Porrata LF: The impact of smoking on outcomes among patients undergoing hematopoietic SCT for the treatment of acute leukemia. Bone Marrow Transplant. 2011 Feb;46(2):285-90.
2. Chang E, Forsberg EC, Wu J, Bingyin Wang, Prohaska SS, Allsopp R, Weissman IL, Cooke JP: Cholinergic activation of hematopoietic stem cells: role in tobacco-related disease? Vasc Med. 2010 Oct;15(5):375-85.
3. Budde R, Schaefer HE: Smokers' dysmyelopoiesis--bone marrow alterations associated with cigarette smoking. Pathol Res Pract. 1989 Sep;185(3):347-50.
Guglielmo Lauro
(medico)

martedì 10 settembre 2013

10 settembre 2013: Giornata Mondiale per la prevenzione del Suicidio - World Suicide Prevention Day (WSPD). Il ruolo del tabacco

Giornata di sensibilizzazione il cui tema 2013 è "stop the stigma!" ovvero fermare lo stigma, grave ostacolo per la prevenzione del suicidio. Rafforziamo, dunque, i fattori protettivi e quindi gli interventi di cessazione tabagica sulle categorie sociali spesso stigmatizzate (alcolisti, tossicodipendenti, pazienti psichiatrici, detenuti, indigenti, etc.) dove il fumo di tabacco contribuisce a mietere molte vittime.
Il problema del suicidio di tanto in tanto emerge tra le paure che affliggono i pazienti che affrontano la cessazione tabagica per via farmacologica (soprattutto con vareniclina). Questa drammatica eventualità è circondata da un alone di fatalità, come qualcosa di incontrollabile. Quindi così come per tanti altri eventi che destano preoccupazione è importante discuterne: si fa prevenzione innanzitutto quando si inizia ad affrontare il problema e se ne parla senza pregiudizi.
Da decenni è noto che l'uso regolare di alcol e tabacco può essere considerato un fattore predittivo di evoluzione verso comportamenti devianti come il suicidio (1, 2).
Peraltro, la prevalenza di ideazione suicidaria durante la prima adolescenza è correlata all'uso di tabacco, alcol, farmaci psicotropi e droghe illegali (3, 4). Altri studi hanno sottolineato che rispetto al fumo non-dipendente, è la dipendenza nicotinica a mostrare un'associazione oltre che con l'uso di farmaci psicotropi e morbilità psichiatrica, anche con precedenti tentativi di suicidio (5). Anzi data la relazione fra nicotina e comportamenti suicidari e autodistruttivi, il grado di dipendenza nicotinica dovrebbe essere preso in considerazione al momento di valutare la suicidalità adolescenziale (6). Da indagini epidemiologiche condotte fra gli adolescenti in Francia ed in Canada l'ideazione suicidaria è stata collegata soprattutto al tabacco e poi ad altre sostanze (7). Altri studi hanno riscontrato analoga correlazione, ovvero il tabagismo come forte predittore di successiva suicidalità (8).
In considerazione di un certo legame tra tabacco, alcol e suicidio, numerosi studi di correlazione tra questi fattori di rischio hanno evidenziato che politiche volte a ridurre i consumi del tabacco sono in linea con un vantaggio di ridurre suicidi (9, 10, 11, 12).
Peraltro, è stata confermata l’associazione del fumo di sigaretta con il tentativo di suicidio nei pazienti psichiatrici (13). Un recente studio ha riscontrato un aumento del rischio di tentativo di suicidio nei pazienti bipolari con grave dipendenza da tabacco (14). Tuttavia i disturbi psichiatrici possono solo in parte spiegare la relazione tra disturbo da consumo di tabacco e suicidio (15).
Dunque, il fumo andrebbe interpretato come un indicatore di aumentato rischio di suicidio per persone con disturbi da uso di sostanze, disturbi della personalità e fattori sociali negativi (16). 
Studi più recenti hanno sottolineato l'associazione fra dipendenza nicotinica e tentativi di suicidio indipendentemente dalla comorbidità di patologie fisiche e disordini mentali (15, 17); associazione che si attenua quando una persona cessa di usare nicotina (17).

Bibliografia
1. Davidson F, Choquet MN: [The concept of risk resulting from the study of deviancy in the adolescent (author's transl)]. Arch. P. Pediatr. 1980 37 Suppl 1: III-VIII.
2. Bronisch T, Höfler M, Lieb R: Smoking predicts suicidality: findings from a prospective community study. Max-Planck-Institute of Psychiatry, Clinic and Clinical Psychology and Epidemiology, Kraepelinstreet 2-10, 80804 Munich, Germany. bronisch@mpipsykl.mpg.de. J Affect Disord. 2008 May;108(1-2):135-45.
3. Choquet M, Menke H: Suicidal thoughts during early adolescence: prevalence, associated troubles and help-seeking behavior. National Institute for Health and Medical Research (INSERM), Villejuif, France. Acta Psychiatr Scand. 1990 Feb;81(2):170-7.
4. Brener ND, Hassan SS, Barrios LC: Suicidal ideation among college students in the United States. Division of Adolescent and School Health, Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Atlanta, Georgia 30341, USA. nad1@cdc.gov. J Consult Clin Psychol. 1999 Dec;67(6):1004-8.
5. Martínez-Ortega JM, Jurado D, Gurpegui M: Nicotine dependence vs. daily smoking as a meaningful variable: implications for clinical and epidemiological psychiatric studies. Psychiatry and Neurosciences Research Group (CTS-549), Institute of Neurosciences, University of Granada, and Psychiatry Service, Virgen de las Nieves University Hospital, Granada, Spain. Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry. 2008 Dec 12;32(8):1972-7.
6. Riala K, Hakko H, Räsänen P; Study-70 Workgroup: Nicotine dependence is associated with suicide attempts and self-mutilation among adolescent females. Department of Psychiatry, Oulu University Hospital, Finland. kaisa.riala@oulu.fi. Compr Psychiatry. 2009 Jul-Aug;50(4):293-8.
7. Choquet M, Kovess V, Poutignat N: Suicidal thoughts among adolescents: an intercultural approach. Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, Villejuif, France. Adolescence. 1993 Fall;28(111):649-59.
8. Miller M, Borges G, Orozco R, Mukamal K, Rimm EB, Benjet C, Medina-Mora ME: Exposure to alcohol, drugs and tobacco and the risk of subsequent suicidality: findings from the Mexican Adolescent Mental Health Survey. Department of Health Policy and Management, Harvard School of Public Health, 677 Huntington Avenue, Room 305, Kresge Building, Boston, MA 02115, United States. mmiller@hsph.harvard.edu. Drug Alcohol Depend. 2011 Jan 15;113(2-3):110-7.
9. Yamasaki A, Chinami M, Suzuki M, Kaneko Y, Fujita D, Shirakawa T: Tobacco and alcohol tax relationships with suicide in Switzerland. Department of Health Promotion & Human Behavior, Graduate School of Medicine, Kyoto University, Yoshidakonoe, Sakyo-ku, 606-8501 Kyoto, Japan. aki@pbh.med.kyoto-u.ac.jp. Psychol Rep. 2005 Aug;97(1):213-6.
10. Döme P, Kapitány B, Ignits G, Porkoláb L, Rihmer Z: Tobacco consumption and antidepressant use are associated with the rate of completed suicide in Hungary: an ecological study. Department of Clinical and Theoretical Mental Health, Kútvölgyi Clinical Center, Semmelweis University, Faculty of Medicine, Kútvölgyi u. 4, Budapest H-1125, Hungary. dome_peter@yahoo.co.uk. J Psychiatr Res. 2011 Apr;45(4):488-94.
11. Smith GW, Farrell M, Bunting BP, Houston JE, Shevlin M: Patterns of polydrug use in Great Britain: findings from a national household population survey. Division of Psychology, Nottingham Trent University, Burton Street, Nottingham NG1 4BU, United Kingdom. gillian.w.smith@gmail.com. Drug Alcohol Depend. 2011 Jan 15;113(2-3):222-8.
12. Hodge F, Nandy K: Factors associated with American Indian cigarette smoking in rural settings. School of Nursing, University of California, Los Angeles, PO Box 951702, Los Angeles, CA 90095, USA. fhodge@sonnet.ucla.edu. Int J Environ Res Public Health. 2011 Apr;8(4):944-54.
13. Hooman S, Zahra H, Safa M, Hassan FM, Reza MM: Association between cigarette smoking and suicide in psychiatric inpatients. Tobacco Prevention and Control Research Center (TPCRC), Masih Daneshvari Hospital, Shaheed Beheshti Medical Science University, Shaheed Bahonar Ave, Darabad, Tehran, IRAN. Zahra_hessami@yahoo.com. Tob Induc Dis. 2013 Feb 18;11(1):5
14. Ducasse D, Jaussent I, Guillaume S, Azorin JM, Bellivier F, Belzeaux R, Bougerol T, Etain B, Gard S, Henry C, Kahn JP, Leboyer M, Loftus J, Passerieux C, Courtet PH, Olié E; FondaMental Advanced Centers of Expertise in Bipolar Disorders (FACE-BD) Collaborators: Increased risk of suicide attempt in bipolar patients with severe tobacco dependence. J Affect Disord. 2015 Sep 1;183:113-8.
15. Bohnert KM, Ilgen MA, McCarthy JF, Ignacio RV, Blow FC, Katz IR: Tobacco Use Disorder and the Risk of Suicide Mortality. VA National Serious Mental Illness Treatment Resource and Evaluation Center, Department of Veterans Affairs, Ann Arbor, MI, 48109, USA; Department of Psychiatry, University of Michigan, Ann Arbor, MI, 48109, USA. Addiction 2013 Oct 17.
16. Schneider B, Wetterling T, Georgi K, Bartusch B, Schnabel A, Blettner M: Smoking differently modifies suicide risk of affective disorders, substance use disorders, and social factors. Centre of Psychiatry, Department of Psychiatry, Psychosomatics, and Psychotherapy, Johann Wolfgang Goethe-University, Frankfurt/Main, Germany. B.Schneider@em.uni-frankfurt.de. J Affect Disord. 2009 Jan;112(1-3):165-73.
17. Yaworski D, Robinson J, Sareen J, Bolton JM: The relation between nicotine dependence and suicide attempts in the general population. Department of Psychiatry, University of Saskatchewan, Saskatoon, Saskatchewan. Can J Psychiatry. 2011 Mar;56(3):161-70.

Guglielmo Lauro