sabato 29 settembre 2012

Giornata Mondiale per il Cuore (World Heart Day) 2012

La giornata mondiale del Cuore 2012, seguendo il focus dell'anno scorso “One World, One Home, One Heart” ci offre l'opportunità di aumentare la consapevolezza e incoraggiare gli individui, le famiglie, le comunità e governi ad agire per ridurre il carico di malattie cardiache e ictus. Tema di quest'anno sono le donne e i bambini; le cardiopatie attualmente rappresentano il killer numero uno delle donne per le quali il fumo è responsabile di un decesso su tre.
Particolarmente vulnerabili, poi, sono i bambini in cui i danni cardiovascolari da fumo possono iniziare prima della nascita, durante lo sviluppo fetale, e proseguire successivamente con l'inalazione del fumo passivo. Il bambino spesso non può difendersi dal fumo delle persone che lo circondano e poi non essendo consapevole del pericolo che rappresenta il fumo di tabacco non cerca neanche di proteggersi. Insomma i bambini che crescono in una casa di fumatori sono le prime vittime del fumo passivo oltre al fatto che potrebbero dover affrontare le conseguenze emotive di vedere una persona cara che si ammala a causa del fumo e la salute femminile risente in maniera particolare dei danni da fumo.
Guglielmo Lauro
(medico)
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venerdì 21 settembre 2012

XIX Giornata Mondiale dell’Alzheimer: una strada importante è la prevenzione


Ricorre oggi la XIX Giornata Mondiale dell’Alzheimer. L’Alzheimer è una malattia degenerativa causata da un’alterazione delle funzioni cerebrali che influisce sulle capacità cognitive del paziente e provoca danni alla memoria, incidendo sulla facoltà di eseguire le più banali attività della vita quotidiana.
Purtroppo la ricerca non ha ancora individuato una cura efficace e le attuali terapie intervengono solo per alleviare i sintomi. L’unica strada percorribile resta la prevenzione (1,2).

Secondo una metanalisi di 19 studi su adulti anziani con età media 74 anni diretta da Kaarin Anstey del Center for Mental Health Research dell'Australian National University, e pubblicata sull'American Journal of Epidemiology del 14 giugno 2006, i fumatori anziani rischiano fino all'80% in più di contrarre malattie quali Alzheimer e demenze vascolari rispetto a coetanei non fumatori. I ricercatori hanno anche notato che mentre i fumatori in fase attiva hanno un rischio aumentato di sviluppare demenze, lo stesso non accade negli ex fumatori, sebbene questi ultimi abbiano comunque un rischio aumentato di un precoce declino cognitivo rispetto a chi non ha mai fumato.

L’Alzheimer è una delle forme più comuni di demenza senile. In Italia, stando ai dati diffusi dall’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, ne è affetto: "circa il 5% delle persone con più di 60 anni, si stimano circa 500mila ammalati. Nei pazienti affetti da demenza di Alzheimer si osserva una perdita di cellule nervose nelle aree cerebrali vitali per la memoria e per altre funzioni cognitive. Si riscontra, inoltre, un basso livello di quelle sostanze chimiche, come l’acetilcolina, che lavorano come neurotrasmettitori e sono quindi coinvolte nella comunicazione tra le cellule nervose".
Il morbo di Alzheimer insorge proprio a seguito della compromissione dei sistemi nicotinici centrali e i recettori nicotinici neuronali sono coinvolti in parecchi processi cerebrali che vanno dalla dipendenza nicotinica ai disordini cognitivi (3). Pertanto, la cessazione del fumo di tabacco potrebbe rappresentare un importante fattore di rischio modificabile per impedire lo sviluppo della malattia di Alzheimer (4).


  1. Cataldo JK, Prochaska JJ, Glantz SA: Cigarette smoking is a risk factor for Alzheimer's Disease: an analysis controlling for tobacco industry affiliation. Department of Physiological Nursing, Gerontology, University of California, San Francisco, San Francisco, CA 94143-0610, USA. cataldo@nursing.ucsf.edu. J Alzheimers Dis. 2010;19(2):465-80.
  2. Harwood DG, Kalechstein A, Barker WW, Strauman S, St George-Hyslop P, Iglesias C, Loewenstein D, Duara R: The effect of alcohol and tobacco consumption, and apolipoprotein E genotype, on the age of onset in Alzheimer's disease. David Geffen School of Medicine at UCLA, Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior, Los Angeles, CA, USA. Int J Geriatr Psychiatry. 2010 May;25(5):511-8.
  3. Mousavi M, Hellström-Lindahl E, Guan ZZ, Shan KR, Ravid R, Nordberg A: Protein and mRNA levels of nicotinic receptors in brain of tobacco using controls and patients with Alzheimer's disease. Karolinska Institute, Department of NEUROTEC, Division of Molecular Neuropharmacology, Huddinge University Hospital, B84, 141 86, Stockholm, Sweden.Neuroscience. 2003;122(2):515-20.
  4. Cho H, Kim C, Kim HJ, Ye BS, Kim YJ, Jung NY, Son TO, Cho EB, Jang H, Lee J, Kang M, Shin HY, Jeon S, Lee JM, Kim ST, Choi YC, Na DL, Seo SW: Impact of smoking on neurodegeneration and cerebrovascular disease markers in cognitively normal men. Eur J Neurol. 2016 Jan;23(1):110-9.
Guglielmo Lauro
(medico)