giovedì 22 aprile 2010

22 aprile 1010: Earth Day (Giornata della Terra)

40° anniversario della Giornata della Terra con l'obiettivo di migliorare la vita in maniera sostenibile, non solo con grandi azioni, ma anche con piccoli gesti quotidiani come quello di riporre le cicche di sigaretta nella maniera appropriata o meglio attraverso la scelta ecologica e salutare di non fumare.
Così come le sigarette sono dannose per gli esseri umani, il fumo di sigaretta danneggia il regno vegetale compromettendo la crescita delle piante, interferendo con la loro respirazione, con la fotosintesi e con il loro assorbimento nutrizionale dal terreno.
  • Le piante respirano attraverso piccoli pori sotto le foglie chiamati stomi. Gli stomi consentono lo scambio gassoso fra interno ed esterno del vegetale, in particolare presiedono all’entrata di anidride carbonica e alla fuoriuscita di ossigeno. Quando qualcuno fuma intorno alle piante regolarmente, il fumo di sigaretta lascia un sottile strato di particelle su tutta la superficie della pianta. Se questa polvere derivante dal fumo si accumula sulle foglie, gli stomi possono intasarsi e rendere la respirazione della pianta meno efficace. Quando foglie e fusto sono coperti di polvere di fumo di sigaretta, non possono rilasciare ossigeno correttamente, impedendo loro di assorbire nuova anidride carbonica
  • La fotosintesi è il processo chimico grazie al quale le piante producono sostanze organiche – principalmente carboidrati – a partire dall'anidride carbonica atmosferica e dall’acqua metabolica, in presenza di luce solare. Se le foglie sono ricoperte da uno strato di polveri derivanti dal fumo di sigaretta, la pianta riceve meno luce e ciò interferisce negativamente sulla fotosintesi.
  • Il monossido di carbonio del fumo di sigaretta danneggia microrganismi benèfici del suolo e ciò può interferire con la capacità della pianta di assorbire azoto in quanto vengono eliminati i batteri che fissano l'azoto nel terreno.
Un video esemplificativo degli effetti fisici dell'esposizione di una pianta al fumo è stato realizzato da un gruppo di scienziati brasiliani e intitolato “A planta que fuma”.
Si tratta di 2 girasoli ciascuno posizionato in una campana di vetro, e con stessa quantità di acqua, luce e ventilazione. Unica differenza: l'esposizione al fumo passivo di un pacchetto di 20 sigarette al giorno; al quinto giorno (dopo 97 sigarette) si possono trarre le proprie conclusioni.
Guglielmo Lauro
(medico)